Storia del Kung Fu

Nascita dello Shàolín Chuan e il Wu-shu

La nascita ufficiale dello Shàolín Chuan si fa tradizionalmente risalire all'arrivo presso il tempio Shàolín, intorno al 520 d.C., del leggendario monaco buddista fondatore e diffusore del Buddhismo Mahayana (Grande Veicolo), il quale si contrapponeva alle altre correnti Buddhiste.

Il suo nome è Bodhidarma in sanscrito, P’ut’i Ta-mo in cinese, Daruma in giapponese: fu allevato dal Maestro Prajinatra nel Buddhismo e nelle arti marziali; per motivi religiosi fu costretto a fuggire dal suo paese natale e il monastero in cui si stabilì (quello di Shàolín nella provincia di Henan, nel Nord della Cina) diventò il più famoso centro di Kung Fu di tutta la storia cinese.

Secondo la leggenda Bodhidharma trovò i monaci in condizioni fisiche non adeguate allo studio del Buddismo Chen, il quale principalmente di pratica attraverso la meditazione; così introdusse degli esercizi fisici e delle vere e proprie tecniche di combattimento per ricercare l’equilibrio tra mente, spirito e rafforzamento del corpo ed insegnò, inoltre, una serie di 18 movimenti (probabilmente derivati dallo Yoga).
Si ritiene appunto che queste tecniche abbiano dato inizio allo stile codificato tipico di Shàolín.

Il contributo principale dell'incontro tra la filosofia meditativa Chen e le primitive tecniche di lotta conosciute dai monaci fu la forte carica spirituale e la cura del sistema mente-corpo di cui si impregnarono le nascenti arti marziali cinesi, le quali si svilupparono da una parte come tecniche di difesa personale e dall'altra come meditazione in movimento.

Questo è il periodo del Wu-shu, in cui il combattimento diventa un’arte popolare e contadina, non più riservata alla nobiltà taoista.
Intorno al 1550 d.C., vicino al monastero di Shàolín, il Kung Fu raggiunse un periodo di massimo splendore: i monaci svilupparono 30 metodi di combattimento studiando 25 animali e 5 elementi della natura.

Sulle ali del Buddhismo, il Kung Fu conobbe un periodo di grande diffusione, che lo portò ad essere protagonista di grandi rivolte contadine e delle lotte anti-Manchu delle famose Società Segrete.

Bodhidarma

Infine, seguendo il corso della storia cinese, viene il ventesimo secolo, con la rivoluzione di Mao-tse Tung e la Repubblica Popolare. Il governo cinese conosce e apprezza l’arte marziale, che protegge e adatta alla sua visione di trasformazione della società cinese, conservandola come “patrimonio nazionale”.

Questa è l’epoca del Kou-shu.

Bodhidharma

Sulla base di questa sintetica traccia possiamo suddividere la storia del Kung Fu in queste tappe:

  • Periodo Arcaico (fino a Lao-tse, circa 600 a.C.);
  • Periodo Taoista (da Lao-tse a Ta-mo, dal 600 a.C. al 500 d.C.);
  • Periodo Buddhista (da Ta-mo alle avvisaglie della II Guerra mondiale);
  • Periodo Moderno (in atto, diffusione del Kung fu tradizionale nel mondo e nuova concezione nella Repubblica Popolare).